Racconto d’agosto Il cielo è in cielo per niente, al parcheggio sotterraneo non serve. Le colonne hanno un colorito verde sbiadito, l'unica cosa che ricordo bene. La graticola del carrello della spesa cuoce vino bianco, un pacchetto piccolo di prosciutto, niente pane, ciabatte economiche tipo hotel e un'ombra rudimentale accompagnata dallo zin zin della ruota sinistra. Ho memorizzato bene il piano del parcheggio, quel verde sbiadito, la decalcomania della lettera e il numero della posizione. Che questa storia di non ricordare le cose mi faceva ridere, all'inizio, adesso mi fa paura. Hai sempre la testa tra le nuvole tu... mi sembrava epiluminescenza per l'artista che è in me, non smarrimento. Ora mi rendo conto che potrei avere una di quelle malattie senili,quelle che ti cambiano i connotati e ti fanno strano con la loro noia triste. Due della sicurezza mi controllano da lontano, con sospetto. Una donna, mi controlla da vicino.-Anche lei non trova l'automobile?-Anche io.-Come mai non le credo? Ero già pronto a parlare, non riesco a nasconderlo, il silenzio che avevo prima somiglia, ora, a un fottuto standby d'attesa spento -Il colore almeno lo ricorda? (ride) -Mi sembra fosse grigia con i parafanghi neri. -Non dell'auto, del piano. -Verde, piano verde. -Come il mio, se tutto è verde non è poi così male perdersi, vabbè. La osservo meglio, ha un abito di seta, fatto proprio per essere tolto rapidamente, che rimediare un pò di sesso nel parcheggio proprio non mi dispiacerebbe.-Vedo in lei una certa somiglianza fisica, in un altro mondo, in un posto lontano da questo avremmo potuto essere fratello e sorella. Non qui. -Andiamo a bagnarci lo stomaco con qualcosa di fresco o continuiamo la ricerca? -Se non torno a casa entro mezz'ora mi darà per disperso. -Sembra cresciutello , stimola ancora questa paura? - Gina non è abituata a stare troppo sola. -E Gina è...? -Il mio cane. -Ecco l'automobile, come sono distratta, come sono distratta, mannaggia a me. -Lei ha una simpatia fotogenica, auguri, io continuo la mia ricerca. -Si accomodi due minuti, ci fumiamo una sigaretta e poi ricomincerà, l'auto è in ordine ho lavato i pavimenti ieri sera, non sia ingrato.(ride) -Non fumo. -Coraggio, si sieda, non la mangio mica eh. -Va bene, ma 5 minuti, ho da fare un casino di cose. -Cioè? -Devo andare a correre. -E la corsa è il casino di cose? -Se sei un agonista allo sbando, si. Seduto lavoro con quello che trovo. Due dadi nel portacenere coperti di cenere. Un’immagine di Padre Pio nascosta dal parasole. La foto di un bambino allo zoo. Annodato allo specchietto retrovisore un finto alberello di Natale. -Profuma? -Che? -L’alberello, profuma? -Macchè. -E cosa lo tiene a fare ad agosto? -Così. -Che musica ascolta? -Mozart. -Solo lui? -Solo lui. -Mbè non è originale nelle sue scelte, piace al mondo intero. -Ma a me non piace solo la sua musica. -E cosa? -Lui, piace lui, la sua vita, la sua storia, piace come era. -Non era uno stinco di santo e non trattava bene la moglie. -Storie, era un angelo, un angelo con il suo caratterino. -Che concerto è? - 21, lo vuole ascoltare? -Se non dura molto. -Mozart dura, Pollini Muti, mezz’ora. -Va bene. -Che ci fa in questo posto una donna come lei? -La spesa. (ride) -Io sono in vacanza, o quasi, non vivo qui, mi sono trasferita a casa di un'amica anziana, l'assisto un pò, o meglio è lei che assiste me con la sua voglia di vivere, ha pure un bell'appartamento con una splendida terrazza zeppa di begonie. Da lì è possibile osservare l'alba e il tramonto. Sotto c'è una piazzetta abitata giorno e sera da voci che tengono forte compagnia, sto meglio lì che a casa mia, ho perso mamma da poco.-Mi dispiace. -Succede, era una mamma e alla mia età mi trattava come fossi ancora la sua bambina. Aggancia la cintura di sicurezza per vincere l'emozione del ricordo e fare qualcosa. Poggia la mano sul mio braccio sinistro scoperto, poi la tira indietro aspettando una mia reazione. Appartiene alla mia specie preferita ed è molto graziosa, ha occhi nocciola ed unghie di cristallo. Mi piacerebbe sentirle dire : -ho preparato qualcosa, quanto zucchero nel caffè?Mi piacerebbe vederla ciabattare per casa, in bagno, in cucina, aprire e chiudere il frigo,staccare la spina del ferro da stiro, spalancare le finestre, salutare la vicina con voce piena, melodiosa. Mi piacerebbe sentirei i suoi rumori semplici. -E' molto anziana? Lo chiede il ventriloquo che è in me senza muovere le labbra. -Più di novant'anni. -Ma davvero? Beata lei. -E parla sempre di sesso, sempre sempre, di come lo faceva e di come lo farebbe ancora, roba da matti. -Beata lei. -Ma sa dire solo beata lei? -Signore? (sussurrato)-Signore? (sussurrato) -Signore? (a voce alta) Oh mio Dio s'è addormentato.(sussurrato) -Signore? (sussurrato)-Signore. ( ! ) -Si, si ci sono, mi dica. -Ha un timbro da sonno cosa vuole che le dica,alle tre del pomeriggio mi sembra strano addormentarsi, sicuro di stare bene? -Lei ha una voce rassicurante, e mi sono addormentato , di solito ho il tappo sul sonno, dormo poco e niente. -Sembrava un bimbo, avrei dovuto lasciarla dormire, si avrei dovuto, non ho mai visto nessuno dormire in maniera così profonda.-Ero profondo? (rido) -Mentre dorme ha l'espressione serena di chi è molto buono, non indurito dalla vita.- Da bambino non piangevo mai, mi diventavano le mani viola se la maestra mi bacchettava, stavo zitto e se diceva non voglio sentire più un fiato smettevo di respirare.-Oh madonna!- Ho avuto i miei problemi insomma, si che li ho avuti e di solito dormo solo con chi mi vuole bene.-E potrebbe essere che io le voglia bene, no? Certo certo, tutti ci vogliamo bene a questo mondo.-Ora che c'è signora? E' una lacrima questa?-Non mi era mai accaduto prima, non volevo offenderla addormentandomi., potessi mi sotterrerei.-Ma cosa dice. -Sono solo stanca e anzi pensavo, lei si riaddormenterebbe per me?-Eh? Sicura di star bene, il caldo fa brutti scherzi. -Sto bene. Allora, si riaddormenterebbe? - Mi prende in giro. -Non la prendo in giro. -Vista così, lei mi chiede una cosa bellissima e insolitamente intima. -E lei addormentandosi mentre le parlavo ha fatto il più bel gesto d'amore che un uomo abbia fatto per me, è stato come se per quei pochi istanti tutta la sua vita fosse stata nella mia voce, come se mi fosse appartenuta.-La vita nella voce mi piace, lei è la donna migliore di tante donne migliori che io abbia conosciuto.-Grazie, alla mia età si diventa ragionevoli, ecco, io sono solo ragionevole e basta.-L'età non conta, lei è un ingresso omaggio per la ragionevole dolcezza. -L'ho vista. -Che? -La mia auto, l'ho vista. -E..e..ora andrà via? -Penso di si, posso smettere di bere, di fumare, di guidare purtroppo, no. -Rimanga per favore. -Perchè? -Rimanga per favore, non mi serve altro.