Allenamento a circuito e pasta e fagioli. L’idea era di dare tabelle di allenamento e una dieta specifica per diventare magri e veloci e poter imitare campioni di rango in maratona.. La corsa da sola purtroppo non ce la farà mai a farci dimagrire, neppure se imitiamo il Babbo Natale di plastica che si arrampica furtivo sui balconi della città più per sbirciare le gambe delle massaie e sbarcare il lunario di chi lo ha inventato e fatto oggetto di culto kitch che per far regali ai bambini. Anche se è Natale dicono tutti che il nostro è un paese triste, alla deriva, con i giovani poco speranzosi per un futuro quanto mai incerto. Proviamo a trattenere il fiato e tutto passerà se troveremo concentrazione sull’allenamento, via di fuga eccellente. Ma trattenere il fiato non serve per avere polmoni grandi, un’alternativa sarebbe fare grandi boccate di fumo ma pure questa scelta ho dubbi che funzioni , proviamo invece il training a circuito su percorso naturale per migliorare le nostre qualità aerobiche.. Nulla di troppo complicato basta scegliere uno dei tanti parchi di Roma tipo Villa Ada o Villa Borghese o la ritrovata Villa Torlonia e cercare una bella salita anche con scale lunga almeno 200 metri, poi farla in accelerazione per almeno 10 volte recuperando la discesa di passo. Finita questa prova senza perdere tempo si percorre il circuito lungo almeno 3 km come se fossero gli ultimi tre kilometri della nostra vita. Una prova terribile questa adatta solo a corridori abbastanza evoluti. Ora qualche nota culinaria e qualche consiglio. Il carciofo romanesco che troviamo di questi tempi sui banchi del mercato è un prodotto delizioso introvabile altrove, il segreto per comprarne di eccellenti sta nel valutarne la provenienza, i migliori sono quelli di Sezze , di Cerveteri , di Ladispoli , e comprare solo quelli sodi e con il buco in testa ben definito. Poi esiste il carciofo romano, che ha pure buco in testa e che per uno strano mistero parla e interagisce, ma parla sempre lui e detta tabelle di allenamento come per dire sono qui ad allenare il mondo intero, siete fortunati voi vi svelerò il mio codice. Ecco diffidate di allenatori estemporanei ed improvvisati come me. E’ questa un’impietosa autocritica. Forse più che critica autoironia, ma solo per il fatto che non posso aver pietà di me ne essere impietoso. Per mettervi al riparo da sorprese di dubbio gusto come ogni anno e come impone il regolamento fate un’accurata visita medico sportiva con elettrocardiogramma sotto sforzo. Il nostro stile di vita impone visita accurata un pochino per l’età, la maggior parte degli amatori non sono di primo pelo, un pochino per quello sguardo sghembo che diamo alla tavola apparecchiata e al wisketto serale. Per restare in tema la dieta per oggi non ve la do, mi aspetta un piatto di pasta e fagioli a Testaccio in una nota trattoria e mi sentirei un verme a dettar diete. Le Olimpiadi di Pechino sono cosa fatta e dubito che saremo invitati alle prossime, per quest’anno c’è andata bene, possiamo rinunciare a preparazioni sofisticate e vivacchiare con le nostre corsette, mantenere la nostra pancetta, la nostra allegria e i nostri pranzetti testaccini. A dirla tutta poi… chi dobbiamo stupire? A chi volete che importi se chiudiamo la Maratona di Roma con un’ora in meno?Anzi, se andiamo troppo forte c’è il rischio di essere additati come degli impostori che tagliano il percorso o si dopano. Pasta e fagioli, ecco il nostro doping, un connubio di proteine e carboidrati di qualità. Se poi vogliamo proprio strafare mettiamoci la cotica di prosciutto e due bicchieri di rosso accanto. Nemmeno il grande GEBRE ci batterà, a tavola...