Corri per il Parco. Partire forte è molto più di una lettura errata del percorso, percorso che paradossalmente si incrudelisce all’ombra di romantici tigli e mimose in fiore. Per me va bene puntare al probabile fallimento cronometrico, mi piace giocare, mi piace provarci, mi piace scherzare con partenze furibonde. Sui tratti pianeggianti tutte le definizioni elementari di spettatori mi riconoscono, mi salutano, mi incitano. La spiegazione, sostenuta dalla mia debolezza e meraviglia narrativa, sta nella lunga frequentazione del parco e nella mia infantile predisposizione all’amicizia autoctona. Non voglio aggiungere altro per non intorpidire gli sconosciuti che riesco a superare e che riescono a superarmi, per non rendere fasullo questo mio momento di felicità. Ringrazio Vincenzo Luciani al quale una fenomenale intelligenza e predisposizione all’arte della scrittura non ha sottratto la voglia di tenere in piedi questo gioiello di gara, l’aiuto e la collaborazione dei Road Runners saprà renderla immortale. Ringrazio Nazzareno che accademico e mezzo commosso mi accompagna per cinquecento metri meravigliato più di me dalla mia longevità agonistica. Ringrazio l’urlo di Paolo e Pina, splendida coppia, ininterrottamente miei amici e tifosi da anni. Ringrazio Domenico che non ha corso, è della mia categoria. Ringrazio l’amico D’ Antone che non mi ha salutato mentre gli urlavo che oggi avrebbe vinto. Ringrazio Massimiliano e la luce filtrata dal grande affetto per la sua splendida famiglia. Ringrazio Alessandro per la sua fede, per il racconto della commovente udienza con il Papa. Ringrazio Andrea per aver trascorso molto tempo nella mia testa impaurito dalla sua paura per la prima gara. Ringrazio il settore femminile Maria Rita e Tatiana per essermi stato vicino nell’ordine di arrivo. Ringrazio Walter per avermi fatto racimolare le basi profonde dell’amicizia, quella senza calcoli, spudoratamente sincera. Ringrazio Carmine che per non battermi ha sbagliato gara girando a vuoto per trenta chilometri in quel di Bracciano. Ringrazio Maia , la dolce breton miracolata dall’affetto strepitoso di mia figlia, che all’ultimo chilometro per l’infelicità di vedermi stracco nemmeno mi ha abbaiato. Ringrazio tutta la Podistica straordinariamente presente e avvenente . Ringrazio la decisione di non parlare di personaggi famosi, ma di chi mi vuole bene.