Race for the cure

 

Giornata estiva, caldo tropicale.

Alle 10 in punto Piero Marrazzo punta la pistola verso il cielo e spara, al cielo. Spara per colpire chi

è stato a rendere calva la mia vicina di partenza con la maglia rosa. Spara per colpire chi è stato

talmente vigliacco da umiliare la vita e la femminilità di tutte quelle centinaia di donne presenti. Ha

la grinta del miglior Eastwood, Marrazzo, ma il suo colpo va liscio, va a vuoto e tutto quel dolore

continuerà ancora nonostante le cure innovative, nonostante la prevenzione avanzata.

Un gruppo di idioti crede di essere a una gara qualunque e invece di prostrarsi alla malinconia, alla

disperazione di quelle donne in rosa…comincia  a correre ( ironico si, ma il qualunquismo dei

runners a volte mi sgomenta) Si sfiora il Circo Massimo, una curva repentina a destra e passa il

primo chilometro. Il secondo sta proprio ai piedi dell’altare della Patria, sotto il bianco del marmo.Il

terzo vicino al Colosseo, sotto niente. Il paesaggio monumentale unico al mondo garantisce una

corsa veloce e spettacolare e un pubblico turistico, per fortuna silenzioso. Disperso nelle retrovie

non mi riesce di fare una classifica volante dei migliori. Poi mi conosco, cambierei spesso idea e

invece di segnalare i più veloci userei parametri agghiaccianti, tipo…il più grasso, il più pelato, la

più tettona, la più in gambe, la più rugosa, la più liscia, la più pallida. Farei di sicuro tracimare i più

veloci dai primi agli ultimi posti della top 100 mandando in crisi tutto l’apparato e l’opera dei

giudici, suscitando dibattiti e discussioni…la più pallida sono io, ho belle gambe anch’io!!... il più

idiota sei tu, tu che scrivi, sfigato!…

La gara la vince Bonanni Gianluca dell’atletica Colleferro con un tempo da amatore. Per le donne 

vince la bella e timida Eva Wojcieszek in 17, un tempo da amatrice (ma si dice così?).. seguita da

vicino dalla caracalliana Joseline Farruggia della Scavo2000, società in crescita (Joseline corre con

loro da vent’anni).

Eva mi capita a tiro mentre cambio la sobria maglietta  nera zuppa di sudore(faceva un gran caldo)

Mi riconosce, mi sorride. Dico che scriverò qualcosa su di lei come già fatto per la gara di Anzio.

Dico, io scrivo…ma non so se la redazione di Correre  pubblicherà la mia recensione, sono più

acido dell’LSD. Lei mi sorride lo stesso e questo vale più di ogni pubblicazione.

Io impiego poco più di 20 minuti, ma non sono in classifica, sono stato l’unico a pensare che quella

non fosse una Gara e mi sono iscritto alla non competitiva.